"Sabato torno a casa dopo la spesa...il mio cane mi viene incontro tutto felice, scodinzola, fa versi di gioia e mi porta la pallina per giocare, come non ci vedessimo da giorni. Ma io non provo nulla.
Domenica sera ricevo una telefonata di una amica: "ti invito per un aperitivo, ci divertiremo" dice. Con cortesia rifiuto l'invito; non ne ho proprio voglia di uscire e poi sono brutta, ingrassata, infelice. Dove trovo la forza di starmene in mezzo alla gente?
Piango tutti i giorni della settimana. No, non è vero. A volte non faccio nemmeno quello. Procedo per inerzia, faccio le cose che DEVONO essere fatte – mi sento triste, fallita, inutile. Niente è come volevo, nulla è più migliorabile."
Questa era la situazione di Francesca fino a qualche mese fa.
Ora, al rientro dalla spesa, il suo cane la fa ridere per quanto è buffo. L'amica è in credito di 2 aperitivi: non sempre le serate sono divertenti allo stesso modo, ma uscire qualche ora le fa apprezzare ancora di più lo stare a casa. Le difficoltà rimangono, ma lo stato d'animo è diverso.
Indipendentemente dai motivi che portano una persona a provare sentimenti di delusione prima, e depressione poi, le ricerche del centro di Terapia Strategica di Arezzo hanno mostrato che la reazione comune in questi casi è la rinuncia.
Tale rinuncia può essere globale ossia totalizzante, oppure parziale e interessare quindi solo alcuni aspetti della vita.
USCIRE DALLA DEPRESSIONE
Arrendersi di fronte a qualcosa significa pensare che, qualsiasi atto si possa compiere, questo non sarà mai abbastanza: la persona quindi sperimenta una delusione rispetto alle proprie capacità o alle aspettative che nutriva verso gli altri.
Se non posso fare nulla per cambiare le cose quindi sono una vittima; vittima di me stesso, degli altri o del mondo.
Oppure la vita ci ha messo davanti un ostacolo davvero troppo grande: un lutto improvviso, un trauma, un'aggressione.
Ovviamente tutto questo comporta che familiari e amici mettano in atto una serie di reazione volte a consolare e "dare forza" al depresso. Ciò che però quasi sempre capita è che tali comportamenti non portano ad alcun risultato ma aumentano la frustrazione o la rabbia di chi prova a fare qualcosa e il senso di impotenza della persona depressa.
Per questo motivo, il MODELLO STRATEGICO ha elaborato tecniche comunicative nuove e diverse che escono dallo schema delle soluzioni familiari. Ha inoltre sviluppato e codificato un protocollo di intervento per gestire situazioni di traumi e lutti non elaborati
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