LA DONNA ANGELO
Sara arriva in terapia con il marito.
Lui è stanco, lei di più; non della loro relazione però, piuttosto sono stanchi di insistere su quelle che a loro sembrano le uniche soluzioni possibili che tuttavia non portano miglioramenti.
Sara si sforza, sempre di più e sempre meglio, di essere praticamente perfetta: al lavoro è ben voluta, probabilmente più per la sua estrema disponibilità che per sincera stima da parte dei colleghi, in casa è la donna di altri tempi, precisa e ordinata, con le figlie cerca costantemente un rapporto di confidenza che sembra però non ricambiato. La sua tentata soluzione è: fare sempre di più, fare sempre meglio.
Il marito vorrebbe aiutarla, ad esempio in casa o con le figlie, ma di fatto rinuncia, incapace di reggere le critiche che arriverebbero dalla perfezionista Sara. La donna angelo si stupisce di non essere amata, visto tutto quello che fa. La donna angelo non crede di avere valore di per sé ma solo per quanto tiene ordinate le cose. La donna angelo crede che il suo opposto sia la donna diavolo, e ne è spaventata. Ma il suo opposto non è il diavolo; il suo opposto è l’angelo coraggioso, capace di dire “adesso basta, adesso sono abbastanza così”.